Una delle tecniche psicologiche maggiormente utilizzate per rendere completo un programma di riabilitazione post-infortunio è la visualizzazione o pratica immaginata. Questa consiste nell’utilizzo delle capacità cognitive al fine di immaginare una una scena o situazione senza la necessità di avere davanti a sé materialmente l’oggetto visualizzato, che può anzi essere una nostra creazione, modificabile in qualunque momento.
Questa tecnica si è rivelata molto efficace sia per incrementare il proprio potenziale personale in termini di maturazione e capacità di introspezione, sia per accelerare e perfezionare il processo di guarigione in seguito a lesioni o infortuni sportivi.
Il principale vantaggio di questa tecnica infatti è velocizzare il processo di apprendimento, comunicando al cervello come organizzare il movimento del corpo. Le immagini mentali infatti attivano specifici circuiti nervosi che consentono il lavoro dell’apparato muscolare nella direzione immaginata dall’atleta. Gli studi attraverso la PET hanno evidenziato come l’immagine motoria di un movimento permetta al soggetto di attivare, seppure in maniera minore, le stesse aree cerebrali implicate nel movimento reale. La ripetizione mentale aiuta il cervello ad anticipare il programma da eseguire e per questo motivo va allenata sin dalle fasi iniziali dell’apprendimento.
Inoltre, nonostante l’allenamento mentale non possa sostituirsi alla pratica fisica, è indubbio che, soprattutto nella parte iniziale del trattamento di recupero, costituisca una grande importanza dal un punto di vista motivazionale e di implicazione dello sportivo nel trattamento stesso.
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