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sabato 12 febbraio 2011

Il Mallorca al Camp Nou: il fenomeno dell'impotenza appresa

Questo episodio mi è stato raccontato da Alexandre Garcia Mas, psicologo del Mallorca nelle stagioni 1992-1994. La squadra di calcio delle Baleari, buon gruppo ma con presenze altalenanti fra la serie A e B spagnole, si presenta a giocare a Barcellona al Camp Nou di Cruijff. L'atteggiamento che la squadra catalana tiene nei confronti degli ospiti è esemplare per comprendere il fenomeno psicologico dell'impotenza appresa.
Per iniziare il pullman del Mallorca viene scortato dalla polizia per tutto il tragitto dall'aereoporto allo stadio (cosa inusuale in Spagna, dove la violenza e le protezioni per i giocatori sono molto minori che in Italia); giunti a destinazione i giocatori entrano nel parcheggio del Camp Nou dove vedono tutte le automobili dei giocatori del Barça (bolidi super potenti tipo Ferrari e Porsche, mentre loro sono abituati a guidare auto di marche minori); in seguito, prima di accedere agli spogliatoi, vedono le mogli e fidanzate dei calciatori in attesa di entrare (tutte modelle o donne bellissime); infine sono condotti, per entrare, al lunghissimo e profondo tunnel sotterraneo che porta agli spogliatoi (descritto quasi come una discesa agli inferi). Le stanze in cui cambiarsi sono grandissime e silenziosissime ed al posto del solito buffet con caffè e succhi di frutta, abituati a trovare come segno di ospitalità, si presenta un cameriere in livrea per prendere le ordinazioni. Dopo pochi secondi - stoccata finale - arriva un custode impeccabile che informa la squadra del Mallorca che, per chi ne avesse bisogno, la cappella dello stadio è aperta.
Possiamo immaginare come si debbano essere sentiti psicologicamente i giocatori della squadra ospite. In questo caso possiamo parlare di impotenza appresa, ovvero un'estrema incapacità di automotivarsi  e un atteggiamento che comporta una tendenza a considerare in partenza insormontabile qualsiasi difficoltà. L'assenza di tale dimensione può generare la tendenza alla rassegnazione e alla passività intaccando in modo determinante il grado di autostima che è fondamentale per il benessere psicologico.

3 commenti:

  1. Ah, dimenticavo... fra qualche giorno vi dirò la strategia che avrebbe potuto usare lo psicologo per provare a vincere l'impotenza appresa dei giocatori del Mallorca!

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  2. l'ufficio del "capo" dove lavoro è un salone immenso di ca. 200 mq. e per arrivare alla sua scrivania, peraltro piccolissima che accentua l'effetto della distanza (e non solo in metri lineari), si fanno una ventina di passi.
    Quando arrivi al suo cospetto senti già che lui parte in vantaggio.
    Sbaglio o questo può essere considerato un caso di impotenza appresa?

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  3. Più o meno sì: diciamo che l'utilizzo degli stimoli ambientali (in questo caso la stanza, la dimensione della scrivania e la sua collocazione all'interno dello spazio) in maniera da creare una "reazione" nell'altro, può generare il senso che qualsiasi cosa si faccia l'esito sarà negativo.
    Grazie del tuo apporto!

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