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giovedì 17 febbraio 2011

L'utilizzo del cardiofrequenzimetro come rinforzo informativo

In molti sport si utilizza, sia in allenamento, sia in gara per chi compete, il cardiofrequenzimetro. Il ruolo che questo strumento esercita sull'andamento della preparazione, sia fisica, sia psicologica è molto importante. Vediamo la funzione che svolge da un punto di vista della teoria dell'apprendimento: le informazioni che attraverso il cardio vengono rimandate all'atleta fungono da rinforzo informativo; ciò significa che danno un significato numerico, e quindi oggettivo, all'atleta di ciò che fino a prima aveva solo un significato soggettivo, ovvero mediato dall'interpretazione che ognuno di noi dà delle proprie prestazioni influenzato da molte variabili (stato d'animo, stanchezza, pensieri distraenti etc.). Il cardiofrequenzimetro, attraverso i numerosi software che lo accompagnano per l'elaborazione statistica dei dati registrati, permette dunque a chi fa sport di avere un'informazione sulla prestazione e di paragonare in maniera oggettiva diverse prestazioni e diversi rendimenti. Ciò è un indubbio aiuto nella pianificazione degli obiettivi, nella misurazione degli stessi e nella riprogrammazione in base a quelli già raggiunti. Per essere comprensibili: non è lo stesso comparare una performance ad un altra in maniera soggettiva (ad es. oggi rispetto a ieri ho sentito meno fatica a livello cardiaca) rispetto a farlo in modo misurabile (ad es. oggi ho avuto una media di centoventi battiti, rispetto a ieri che ne avevo centoventicinque).

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